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I Ponti di Valle, realizzati dall'architetto Luigi Vanvitelli, rappresentano la parte più bella dell'Acquedotto Carolino. Situati nel territorio di Valle di Maddaloni (CE), congiungono il Monte Longano con il Monte Garzano, in un contesto paesaggistico unico nel suo genere. Gli Archi Vanvitelliani furono realizzati durante il Regno Borbonico, da parte del sovrano Carlo III di Borbone, a cui è poi stato intitolato l'acquedotto, per trasportare le acque dalla sorgente del Fizzo (nei pressi del Comune di Airola), alla Reggia di Caserta, per alimentare i giochi d'acqua del Parco. Il percorso che l'acqua compie anche ai giorni nostri è di circa 40 Km e attraversa 3 ponti (uno ad Airola, l'altro a Durazzano e infine i Maestosi Ponti della Valle); lungo il tragitto si possono scorgere i 67 torrini, realizzati per motivi legati alla pressione dell'acqua. Il Ponte della Valle è lungo 2000 palmi (529 metri circa) ed è costituito da 3 livelli di archi: 19 al primo, 27 al secondo e 43 al terzo. Un passaggio interno consente l'attraversamento tra un arco e l'altro nei primi due livelli, infine in cima vi è un percorso turistico largo circa 2 metri. Di particolare interesse la mattonella posta al secondo piano, in cui vi è l'incisione "IL RE". Nel corso degli anni molti visitatori sono passati per Valle di Maddaloni e alcuni di loro hanno lasciato le loro tracce con delle firme all'interno degli archetti, tra cui alcuni garibaldini, altri soldati della seconda guerra mondiale e tanti altri, che sono state raccolte in un libro da parte del fotografo e prof. Universitario Giulio Festa "Correva l'anno 1860 ... graffiti e firme ai Ponti della Valle". Oggi invece i Vip ci lasciano i loro scatti ai Ponti. Nel 2016 i Ponti saranno illuminati a seguito di un Finanziamento dell'Unione Europea.
(DOTT. CARMINE PISCITELLI, autore della TESI DI LAUREA "Valle di Maddaloni e la distribuzione del bene acqua"). |